destionegiorno
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Scrivo perché il tempo e lo spazio possano dilatarsi, contenere la libertà d'essere. ... (continua)
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su di te
troverebbe ristoro
la bufera fosca
del mio inverno
tutto ciò che mi serve
sta lì da qualche... leggi...
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Rita Stanzione
 | Quanta vita mi hai preso,
quanti giorni vissuti nell'assurdo,
quante notti insonni e minacciose,
quanti suoni martellanti
e parole versate addosso
come piene di fiumi violenti.
Raffiche di parole orribili
per ricordarmi che eri sempre lì,
che mai avresti mollato,
anche a costo di vedermi morire,
vedermi morire dentro
o morire del tutto.
Io che mi sento
e sempre mi sono sentita
come albero dritto e fiero,
che si fa spezzare dalla tormenta
ma non si china al suolo...
No, non mi chino alla tua furia,
alla tua volontà pazza e meschina,
preferisco ferirmi e spezzarmi.
E questo ti accresce ancor di più
la rabbia e l'ostinazione
per ciò che non t'appartiene,
e ancor meno ti è dovuto quel rispetto
di cui tanto vorresti riempirti.
Non hai dignità di persona,
strisciante sei, come verde serpe,
preda di mostruosità di pensieri
che creano violenze e soprusi,
un agire cieco, sordo, folle...
Quanta vita mi hai tolto,
quanti segreti rubati e mortificati,
pressante incalzare, e ricatti,
bui momenti e giornate buttate,
tutta vita percossa, sprecata.
Un abisso, sì, un abisso,
si schiuda improvviso sotto il tuo passo.
Quanta vita mi hai preso...
e quanta ancora potrai? | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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«Quante donne si ritrovano a vivere incubi, storie di soprusi e violenze, persecuzioni che prendono il nome di stalking... oggi se ne parla più degli anni addietro, ma molte rimangono ancora realtà sommerse, per la paura di parlare e andare incontro ad altri pericoli. Forse ciò che si conosce è ancora solo la punta di un iceberg. Questa mia è rivolta alle donne vittime: che lottino» |
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