destionegiorno
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Scrivo perché il tempo e lo spazio possano dilatarsi, contenere la libertà d'essere. ... (continua)
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su di te
troverebbe ristoro
la bufera fosca
del mio inverno
tutto ciò che mi serve
sta lì da qualche... leggi...
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Rita Stanzione
| Vorrei vantarmi con un sorriso
d'una vittoria su leggi di materia
metterle in disparte ad aspettare
così non rimarrei a guardare
dietro a un punto di domanda
le tele di Dalì
a due metri di distacco
Sposterei la patina
di percezioni note
della follia a colori
varcherei la porta dell'immaginario
ed entrerei nel quadro sulle punte
e con me la memoria desta
In un cristallo di blu sospeso
cavalcherei cavalli di spuma
Impersonerei il fuoco vivo
sputato dalle fauci della terra
ad investire pendii di stucco
M'allungherei
in un cielo quadrato
legata al suolo con bave di ragno
a portare gli occhi su orizzonti liberi
senza perder di vista
la trista fallacia della mia specie
Con strascichi di seta percorrerei
scale in marmo di folgore
fino a un lungo lido di conchiglie
che porterei all'orecchio
con gli echi di sussurri dimenticati
Sarei prato rosso corallo
sotto una volta di smeraldo
e su un filo in equilibrio mi terrei
a dar la mano al felino selvaggio
Potrei nuotare in una nuvola
nello stile che più mi garba
e addormentata sulla sponda
coperta da un velo d'onda
aspettare un bacio a fior di labbra
per il risveglio dall'evasione
Farei ritorno al mondo
senza zavorra
colma
di tutto il peso della meraviglia | |
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
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